Cure all’estero o in Italia?

Fino ad alcuni anni fa molte persone si recavano all’estero per sottoporsi a cure odontoiatriche con il miraggio di spendere meno che in Italia. Da qualche anno le prestazioni a basso costo sono disponibili anche nelle nostre città e nei paesi di provincia.

Siamo invasi continuamente da pubblicità sempre più allettanti, ma spesso ingannevoli, che propongono visite e trattamenti odontoiatrici eccezionali, formidabili, incredibili (si interpreti  “non credere che esistano”) a basso costo o a prezzi favorevoli, invitanti. Addirittura viene prospettato un finanziamento favorevolissimo a rate di alcune decine di euro mensili.

Quasi nessuno sa che, una volta che ha sottoscritto il finanziamento, è obbligato a pagare tutte le rate, anche se il trattamento non andasse bene, anche se la società chiudesse o fallisse, o anche se il trattamento non venisse terminato. La Società Dentistica riceve immediatamente dalla Banca (al momento della sottoscrizione) tutti i soldi (ossia il pagamento totale del preventivo). Sarà poi un problema del paziente restituire quei soldi alla Banca. La Società Dentistica che lo cura, o che lo ha curato, non ha più nessun ruolo.

Molte persone pensano che il dentista venda denti, credono che sia preferibile, opportuno e conveniente rivolgersi a chi ha i prezzi più bassi, come quando comprano qualcosa al supermercato o negli outlet. Oggi è molto frequente la vendita per corrispondenza attraverso il web. Pertanto la gente crede che è meglio rivolgersi al negozio della pubblicità, perchè è più conveniente ed economico. E quindi “compra” anche i denti, le dentiere, gli impianti, le protesi e tutte le cure dentistiche nel negozio più a buon mercato. È pure vero che se spendi di più non sempre otterrai di più, ma se spendi poco sicuramente otterrai sempre molto poco. La salute non si compra al supermercato o nel negozio più conveniente indicato dalla pubblicità. Il messaggio della pubblicità, di qualsiasi pubblicità, non viene inviato per informare, ma per vendere. Il dentista non è un “venditore di denti”, ma è un medico, che cura i pazienti malati, che si impegna, riuscendovi quasi sempre, a risolvere i loro problemi. È un medico che cura i malati (bocca, denti, tumori, lesioni, malattie, protesi), come qualsiasi altro medico cura i pazienti che si rivolgono a lui.

Ma le cure dentarie o le protesi non sono un articolo da vendere. Sono la terapia e la riabilitazione delle malattie della bocca e dei denti, sofferte e vissute con angoscia dai pazienti come se avessero perduto un braccio. Il nostro lavoro ha lo stesso valore, la stessa importanza che per un ortopedico quando cura una frattura o per un chirurgo quando asporta un tumore.

La pubblicità, proposta in quella maniera, induce il paziente a credere che quel dentista è capace, che ha una grande professionalità, possiede la capacità di ripristinare tutta la bocca con competenza, ed è capace di eseguire tutto il lavoro velocemente ed a poco prezzo. Una riflessione logica induce a pensare che non si può pagare poco ed ottenere molto. Il dentista, ma anche qualsiasi altro medico, non deve fare pubblicità. Il suo compito è di curare i pazienti con serietà per il loro benessere. Ovviamente il suo lavoro deve essere remunerato, ma il guadagno non deve essere prioritario alla terapia. Il messaggio della pubblicità, di qualsiasi pubblicità, non viene inviato per informare, ma per vendere. In campo odontoiatrico esso pubblicizza… , intenzionalmente ho usato la parola “pubblicizza”, non ho detto informa, ma pubblicizza, … indica al paziente che può trovare quell’eccezionale, definitivo, trattamento da quel dentista. Ma quasi tutti i dentisti sono capaci di eseguire quel trattamento.

La pubblicità odontoiatrica contiene molti messaggi subliminali. Ne cito alcuni:

– che quel dentista è il migliore, e non è vero,
– che gli impianti sono la soluzione migliore per il paziente, e non è vero
– che gli impianti gli dureranno per sempre, e non è vero
– che gli impianti permetteranno al paziente di avere denti bellissimi, e non è vero
– che quei denti saranno definitivi e dureranno per sempre, e non è vero
– che gli altri dentisti sono ladri, perché hanno prezzi più alti dei loro, e non è vero
– che quel dentista lavora per il bene del paziente, e non è vero

I pazienti cominciano a capire quei messaggi subliminali, e cominciano a dubitare di quei dentisti.

Una legge del commercio, non scritta, ma inesorabile, dice che “non si può pagare poco ed ottenere molto”. Quindi se costa poco, e lo so, devo mettere in conto ed accettare che se non otterrò molto, non dovrò lamentarmi poi.

Dobbiamo stare attenti alla pubblicità in campo medico. Spesso essa è ingannevole, promette o propone trattamenti inconsueti o ingiustificati o assurdi. Ma è così necessario inserire degli impianti dentari a tutte le persone? Ma è davvero indispensabile togliere dei denti, spesso curabili e forse pure a basso costo, e sostituirli con degli impianti? Si propongono impianti che arrivano fino al cervello e miracolose terapie di lunga durata. Inserire degli impianti non è sempre necessario o indispensabile. Inoltre gli impianti non garantiscono che da quel momento in poi le cure saranno definitive, terminate, eseguite una volta e per sempre. Alcuni pazienti, convinti che sia così, affermano: «Mi faccio inserire degli impianti così non ci penso più, così ho finito e sarò a posto per tutta la vita». Non è vero. Ed è proprio da quel momento che cominceranno i suoi problemi. I denti naturali sono importantissimi non solo per masticare, ma anche per la salute complessiva dell’essere umano, per il corpo, per le relazioni interpersonali, sociali e affettive, per la psiche, per la mente. Essi sono organi di senso direttamente collegati con il sistema nervoso centrale. I denti riescono a riconoscere un rialzo di masticazione di 8 micron (8 millesimi di millimetro) di spessore, come un foglio domopack trasparente, mentre gli impianti non forniscono quella precisione, la loro sensibilità è minore. La “precisione” è intesa come capacità di riconoscere esattamente con quale intensità (forza) e localizzazione (dove) avviene il contatto di ciascun dente con il suo antagonista. Inoltre i denti vanno costruiti secondo regole ben precise. Il contatto con gli antagonisti deve essere costruito correttamente, senza traumi. Da alcuni anni si parla di disfunzioni temporo mandibolari, dei dolori ed inabilità incredibili che esse provocano. Ma le disfunzioni temporo mandibolari non sono  malattie infettive contagiose. La loro causa è sempre l’occlusione sbagliata, ossia come i denti si incontrano, ingranano, entrano in contatto, guidano fra loro, quale forma devono avere ed in quale posizione devono abitare in quella bocca. Se fosse necessario sostituire i denti con delle protesi, essi devono entrare in contatto tutti, e tutti insieme, senza trauma, senza carico. Essi devono ingranare come in un sistema meccanico un ingranaggio si accoppia ad un altro ingranaggio. Essi arrivano in contatto a forza ZERO ed a veocità ZERO. I denti fermano la chiusura e deterninano la posizione finale della articolazione temporo mandibolare. La posizione di chiusura deve essere fissa, stabile, ferma in una unica posizione. Se il contatto dei denti degli ingranaggi fosse sbagliato, ossia se essi non toccassero correttamente, il sistema non funzionerà, se toccassero di più gli ingranaggi si romperanno. I denti delle protesi non devono essere piatti, ma devono essere cuspidati, per ingranare e rendere stabile la posizione di chiusura, per masticare e sminuzzare il cibo, senza inciampare e cozzare fra loro. Le cuspidi dei denti delle protesi possono essere costruite correttamente, in forma e posizione, solo se il dentista avrà registrato nel paziente tutte le informazioni che riguardano la chiusura, il funzionamento di quella bocca. È impossibile costruire protesi corrette senza conoscere quelle informazioni. Ed è impossibile realizzare in poche ore una protesi, fosse anche di un solo dente o di alcuni denti. Si pubblicizzano riabilitazioni di bocche intere, complete, eseguite e consegnate in 24 ore. La protesi non è pane, torta o pollo che cuoce in un tempo prestabilito.

I video presenti in questo sito mostrano e motivano dettagliatamente le regole che definiscono l’occlusione dei denti e la sua realizzzazione corretta. I concetti esposti sono molto difficili, non solo per chi sceglie di guardare il video, ma anche per gli “addetti ai lavori”, il dentista e l’odontotecnico. L’occlusione non può essere inventata. Esistono delle regole, imposte dalla forma della bocca del paziente e dal suo sistema masticatorio. Il dentista non deve tirare ad indovinare, ma deve conoscere ed applicare le informazioni registrate nel paziente. E tali informazioni non sono le impronte della bocca, ma i movimenti della bocca del paziente, la cui conoscenza è indispensabile per costruire protesi che lavorano esattamente e correttamente in quel paziente così come deve accadere. Pertanto,  per qualsiasi protesi o trattamento conservativo, il dentista deve conocere i movimenti della bocca di ciascun paziente, attenersi e rispettare le regole dell’occlusione, che sono indispensabili per ottenere il risultato prestabilito. Inoltre, per realizzare la protesi sono necessarie molte ore, molti giorni.

Ecco alcuni link che consiglio non solo di guardare o di sfogliare, ma anche di leggere.